Gentildonna italiana. Nipote del cardinale Mazzarino e compagna di giochi di
Luigi XIV, che in giovane età provò per lei una vera passione. Al
matrimonio si oppose il cardinale, che allontanò la donna dalla Francia e
le fece sposare il principe Colonna, gran conestabile di Napoli, poi
viceré d'Aragona e di Napoli. Dapprima visse a Roma poi, per sottrarsi
alla gelosia del marito, fuggì con la sorella Ortensia in Provenza, dalla
zia, dove furono entrambe arrestate. Maria fu rinchiusa, per ordine del marito,
nella cittadella di Anversa; quindi in un convento in Spagna, finché alla
morte del marito riacquistò la libertà. La pubblicazione di
Memorie apocrife a lei attribuite, la indusse a redigere
La
verità nel suo preciso aspetto e
L'Apologia (Roma 1639 - Pisa
1715).